BIOGRAFIA
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Il campanile |
Vasco Corradelli nasce il 10/ 07/1912 a San Benedetto Po (MN).
Sin da giovanissimo dimostra una passione precoce per la pittura
e il disegno. Le sue prime opere che raffigurano i paesaggi del
Po sono infatti testimonianza di un grande talento e vengono eseguite
tra gli 8e i 13 anni. Nel 1929/30,viene mandato dai suoi genitori
a Roma presso dei parenti dove frequenterà l’accademia
di belle arti. In questo periodo approfondisce soprattutto lo
studio della figura,oltre ad accostare in forma professionale
la pittura. Dal 1932 parte militare,deve quindi abbandonare gli
studi presso l’accademia. Terminato il militare si susseguono
purtroppo periodi poco felici, poiché viene più
volte richiamato, prima per la guerra in Iugoslavia, successivamente
verrà mandato in Libia per la guerra d’Africa e alla
fine dal 1940 sarà impegnato in Sicilia nella Seconda Guerra
Mondiale. Vasco Corradelli viene fatto prigioniero dall’esercito
Americano in Sicilia nel 1943;con gli alleati risale tutta l’Italia
meridionale mentre i Tedeschi si ritirano. Durante questo periodo
di prigionia allaccia rapporti di amicizia con diversi militari
e graduati del battaglione, specialmente con gli italoamericani,
che quando si rendono conto del suo talento nell’arte della
pittura non gli fanno mai mancare: tele, pennelli, e tubetti di
colore in buona quantità. Lo invitano persino ad andare
in America con loro, ma lui aveva in mente la sua terra, la pianura
del Po; non avrebbe mai accettato di starne lontano per sempre.
Si fa stimare ed apprezzare tanto che viene lodato su un giornale
degli Stati Uniti, per i numerosi ritratti fatti a militari americani
e ai loro cari, che Corradelli ritraeva dalle fotografie che essi
molto gentilmente sottoponevano alla sua attenzione. Quando Roma
è liberata nel Giugno del 1944 egli viene rilasciato in
città, dove si ferma ospite presso dei parenti per quasi
due anni. In quel periodo trova lavoro in un laboratorio di restauro
e frequenta una scuola d’arte privata. Partecipa alla mostra
di pittura e restauro presso la sede dell’Ordine dei Cavalieri
di Malta della città di Roma, dove riscuote lusinghieri
consensi e risulta premiato per la sua opera. In questo periodo
si sposa a Roma con Adriana Litta, quindi ritorna a San Benedetto
Po nel Maggio del 1946. Le difficoltà che il destino gli
ha riservato come i 13 anni di vita, proprio i migliori, quelli
della gioventù, sacrificati a causa delle guerre, in seguito
la necessità di dedicarsi ad un’occupazione che gli
permettesse di mantenere la famiglia, ( non poteva certo farlo
con la pittura) lo hanno costretto a lunghi periodi di inattività
artistica, tuttavia la sua grande passione per la pittura non
si è mai spenta, appena la situazione lo ha consentito
egli ha sempre ripreso il filo di quel suo intimo discorso con
la pittura e l’ arte e lo ha continuato a modo suo sino
alla fine dei suoi giorni, con estrema coerenza e sincerità.
Guardava con grande ammirazione ai grandi pittori di quel epoca
e del passato, come Picasso, Dalì, Wan Gogh, Caravaggio,
Michelangelo e altri ancora.
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Barcone in secca
sulla spiaggia del Po |
Amava molto il nostro grande fiume, con le sue golene, le sue lanche
le sue spiagge, i boschi i campi di grano e gli animali che vi si
trovano. Si recava spesso in questi luoghi dove vi praticava anche
la caccia,tema che troviamo in alcuni dei suoi quadri, ma soprattutto
vi si recava per il piacere che gli dava solo il contemplare tutto
ciò che fa parte di questo ambiente. La caccia che praticava
con lunghe camminate lungo le rive del Po, per lui diventava soprattutto
un momento di piacevole contemplazione di tutto il paesaggio del
grande fiume, tanto che molte volte in queste occasioni si soffermava
a disegnare schizzi di paesaggi del Po, che hanno in seguito dato
origine a diversi quadri. Vasco Corradelli conosceva e frequentava
con amicizia vari artisti quali il maestro Antonio Ruggero Giorgi,
il pittore Giovanni Bernardelli, il poeta Umberto Bellintani, il
pittore Ermanno Pittigliani, il pittore e scultore Giuseppe Gorni,
con i quali si erano creati rapporti di reciproca stima e apprezzamento.
Hanno infatti parlato di lui con accenti critici positivi, il maestro
Antonio Ruggero Giorgi, il poeta Umberto Bellintani e altri tra
questi personaggi del mondo dell’ arte sanbenedettina mantovana
e italiana. ( Le memorie ci riportano che in occasione di una mostra
in paese,il poeta Bellintani aveva manifestato grande apprezzamento
e ammirazione per il quadro
”Ritratto di ragazzo”
del 1944, che gli piaceva particolarmente diceva lui; per l’espressività
del soggetto , la bellezza dei toni usati e per la scioltezza della
pennellata!).
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Ritratto di "ragazzo" |
Dal 1985 per ragioni di lavoro, Corradelli con la famiglia si trasferisce
a Grazie di Curtatone. A San Benedetto è artista stimato
tanto che,dal 23 Dicembre al 6 gennaio 1991 l’Assessorato
alla Cultura del Comune di San Benedetto Po promuove una nuova mostra
personale allestita nel Chiostro dei Secolari. Muore a Mantova il
13 Agosto 1993. Aveva ultimato solo da pochi mesi tre splendide nature morte con paesaggio, un
soggetto che da tanti anni non era più presente nel suo
repertorio.
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Cristo verde |